Al via il nuovo Processo Tributario
05/10/2022
La Legge di Riforma della Giustizia Tributaria (L. 130/2022) è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il giorno 1 settembre 2022, pertanto è dallo scorso 16 settembre definitivamente in vigore.
La Legge va a modificare alcuni aspetti salienti del c.d. “processo tributario” i cui fondamenti sono contenuti nel D Lgs. 542 e 546 del 1992 oltre che nel Codice di procedura Civile.
Ecco una veloce carrellata delle principali novità da tenere a memoria per ogni evenienza:
- Vengono rinominati gli organi giudicanti da Commissioni Tributarie provinciali e regionali a “Corti di giustizia tributaria” rispettivamente di “1° grado” e “2° grado” e inoltre vengono ridefiniti i titoli e più i requisiti per essere ammessi alla funzione di Giudice Tributario;
- Viene eliminata la necessità di presentare una garanzia in sede di contenzioso per i contribuenti che secondo la disciplina degli Indici di Affidabilità Fiscale (ISA) sono "ad alta affidabilità" (punteggio almeno pari a 9 su 10);
- Viene introdotta la c.d. prova testimoniale, dove la Corte di Giustizia lo ritenga necessario ai fini della formazione della sentenza (non è ammesso il giuramento);
- Anche il Giudice potrà formulare alle parti una proposta conciliativa dove ci siano "questioni di facile e pronta soluzione" (valore della lite sotto i 50.000 Euro);
- Se una delle parti formula all’altra la proposta conciliativa, e l’altra parte non accetta, se non vi è giustificato motivo, le spese di giudizio potranno essere messe a carico di quest’ultima con maggiorazione del 50%, se invece interviene la conciliazione , le spese si intendono compensate;
- L’onere della prova viene in generale posto a capo all’Amministrazione finanziaria (e il Giudice dovrà fondare la decisione su tali elementi):l'Agenzia quindi dovrà provare le violazioni circa l'atto contestato in sede di giudizio (tranne nel caso di richieste di rimborso);
- Confermata la possibilità di trattare le controversie tributarie anche via remoto con canali dedicati.
Inoltre viene introdotta una sanatoria liti pendenti al 15/7/2022: dove l'Agenzia delle Entrate sia risultata soccombente nei precedenti gradi di giudicio e il valore della lite non superi i 100.000 Euro è ora possibile sanare definitamente la lite pendente con il pagamento del 5% della controversia (20% se valore lite fino a 50.000 Euro).
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