Regime omaggi e cene natalizie 2024
02/12/2024
Omaggi sotto i 50 Euro sempre detraibili.
Attenzione al rispetto della soglia dei c.d. fringe benefit
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie è sempre utile ricordare il trattamento fiscale e contabile degli omaggi di beni non rientranti nell’attività d’impresa (es. cesti di Natale) effettuati nei confronti di clienti, fornitori o dipendenti.
Per quanto riguarda l’IVA assolta sull’acquisto dei beni (o servizi) da destinare ad omaggio, è sempre detraibile se il costo (o valore) unitario non è superiore a 50 euro. La successiva cessione del bene in omaggio è sempre esclusa da IVA, con esonero da obbligo di fatturazione e ogni altro adempimento. In merito alle imposte sui redditi, le spese per omaggi sono anche deducibili integralmente dal reddito, sempre con valore unitario non superiore a 50 euro. Laddove i beni abbiano valore unitario superiore a 50 euro, l'acquisto si configura come spese di rappresentanza deducibili nel limite dell’1,5% dei ricavi.
Invece, nel caso delle liberalità erogate dal datore di lavoro sotto forma di beni (o servizi) ai dipendenti o soggetti assimilati, il costo è deducibile dal reddito di impresa.
Va ricordato sempre però che i dipendenti che ricevono omaggi dal datore di lavoro sono generalmente tassati in busta paga, salvo non venga superato il limite dei c.d. fringe benefit, che per il solo 2024 è stato fissato a Euro 1.000 euro per la generalità dei dipendenti, oppure Euro 2.000 per i dipendenti con figli a carico.
Le cene natalizie restano parzialmente deducibili
e anche soggette ad un limite sui ricavi
Nello specifico, infatti per le cene natalizie:
- nel caso di spese sostenute per feste, ricevimenti ed eventi organizzati in occasione di festività religiose, è necessario documentare la tipologia di destinatari delle spese;
- non rientrano nelle spese di rappresentanza (quindi no limiti sopra citati) quelle sostenute per eventi aziendali in cui sono presenti esclusivamente dipendenti dell'impresa, in quanto le spese non possono considerarsi sostenute nell'ambito di un'attività promozionale;
- in tal caso le spese rientrano tra quelle per “servizi utilizzabili dalla generalità dei dipendenti” o “categorie di dipendenti” per cui sono deducibili per un ammontare complessivo non superiore al 5 per mille dell'ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi;
- tale regola, secondo l’ADE, opera anche nell'ipotesi in cui "detti servizi siano messi a disposizione dei dipendenti tramite il ricorso a strutture esterne all'azienda" (es. ristorante).
Restiamo a disposizione per ogni approfondimento.