Ufficiali gli Standard per i bilanci di sostenibilità
01/08/2023
Pubblicati i principi di rendicontazione
previsti dalla nuova direttiva europea sulla sostenibilità
La Commissione europea ha adottato ufficialmente un set di principi di rendicontazione destinati ai c.d. Bilanci di sostenibilità, chiamati European Sustainability Reporting Standards (ESRS). Al pari dei principi contabili "tradizionali", questi principi dovranno essere utilizzati da tutte le società soggette alla direttiva sull’informativa sulla sostenibilità delle imprese (CSRD).
Infatti, già dallo scorso novembre, la Commissione europea ha adottato regole specifiche sul reporting di sostenibilità (Corporate sustainability reporting directive o appunto CSRD), con l'obiettivo primario di aumentare la trasparenza in materia ambientale, sociale e di governance da parte delle imprese.
Tali regole, quando verranno recepite dal Parlamento italiano - si stima già dal 2024 - potranno rendersi applicabili per obbligo a tutte le imprese soggette a obblighi di bilancio, pur con obblighi diversificati in base a dimensioni, settori e numero di dipendenti.
Secondo il principio di doppia materialità a cui si ispira la direttiva CSRD, il contenuto della nuova informativa riguarderà sia l'impatto delle attività aziendali sull'ambiente e la società sia il rispetto dei fattori di sostenibilità (ESG) e il loro impatto sulla situazione economica e finanziaria dell'impresa. Si evidenzia, inoltre, come l'informativa dovrà essere assoggettata a un controllo e a una certificazione indipendenti al fine di garantire l'affidabilità dei dati.
Ora quindi, in attesa del recepimento da parte del Legislatore italiano, le imprese saranno tenute a studiare il primo set di principi costituito da 12 documenti, riguardo:
- ESRS E1 “Cambiamento climatico”;
- ESRS E2 “Inquinamento”;
- ESRS E3 “Risorse idriche e marine”
- ESRS E4 “Biodiversità ed ecosistemi”;
- ESRS E5 “Risorse ed economia circolare”;
- ESRS S1 “Forza lavoro propria”
- ESRS S2 “Lavoratori della catena del valore”;
- ESRS S3 “Comunità interessate”;
- ESRS S4 “Clienti e utenti finali”;
- ESRS G1 “Condotta aziendale”.
E' possibile consultare in forma estesa i nuovi principi facendo richiesta in Studio (nella versione tradotta in italiano da parte del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti, che si estende per ora ai primi 5 moduli).
Infatti, già dallo scorso novembre, la Commissione europea ha adottato regole specifiche sul reporting di sostenibilità (Corporate sustainability reporting directive o appunto CSRD), con l'obiettivo primario di aumentare la trasparenza in materia ambientale, sociale e di governance da parte delle imprese.
Tali regole, quando verranno recepite dal Parlamento italiano - si stima già dal 2024 - potranno rendersi applicabili per obbligo a tutte le imprese soggette a obblighi di bilancio, pur con obblighi diversificati in base a dimensioni, settori e numero di dipendenti.
Secondo il principio di doppia materialità a cui si ispira la direttiva CSRD, il contenuto della nuova informativa riguarderà sia l'impatto delle attività aziendali sull'ambiente e la società sia il rispetto dei fattori di sostenibilità (ESG) e il loro impatto sulla situazione economica e finanziaria dell'impresa. Si evidenzia, inoltre, come l'informativa dovrà essere assoggettata a un controllo e a una certificazione indipendenti al fine di garantire l'affidabilità dei dati.
Ora quindi, in attesa del recepimento da parte del Legislatore italiano, le imprese saranno tenute a studiare il primo set di principi costituito da 12 documenti, riguardo:
- ESRS E1 “Cambiamento climatico”;
- ESRS E2 “Inquinamento”;
- ESRS E3 “Risorse idriche e marine”
- ESRS E4 “Biodiversità ed ecosistemi”;
- ESRS E5 “Risorse ed economia circolare”;
- ESRS S1 “Forza lavoro propria”
- ESRS S2 “Lavoratori della catena del valore”;
- ESRS S3 “Comunità interessate”;
- ESRS S4 “Clienti e utenti finali”;
- ESRS G1 “Condotta aziendale”.
E' possibile consultare in forma estesa i nuovi principi facendo richiesta in Studio (nella versione tradotta in italiano da parte del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti, che si estende per ora ai primi 5 moduli).