Ultimi giorni per il concordato preventivo

06/12/2024

Ultimi giorni per il  concordato preventivo biennale, 
possibile ancora l'adesione al "ravvedimento speciale"


Negli ultimi mesi, tra chiarimenti e modifiche normative, il concordato preventivo biennale è stato al centro di diverse novità. Nelle ultime settimane, come anticipato, con il DL 167/2024, è ufficiale che i contribuenti ISA che non avevano aderito entro il 31 ottobre possono optare per il CPB in ultima battuta entro il 12 dicembre 2024, dopidichè è pressochè certo che non ci saranno più proroghe e si dovrà aspettare giugno 2025 per aderire al biennio successivo 2026 - 2027.
 
​La riapertura è stata concessa soprattutto per rispondere alle incertezze che hanno accompagnato l’introduzione del concordato, complici anche i numerosi chiarimenti rilasciati dall’Agenzia nel corso di settembre e ottobre. Questa proroga di oltre un mese permette ai soggetti interessati di riflettere meglio sull’opportunità di accettare il reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate per gli anni 2024 e 2025.  

Possono beneficiare della proroga soltanto i soggetti che applicano gli ISA e che, soprattutto, abbiano presentato in tempo la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre 2024. Chi non ha rispettato questa scadenza o ha presentato dichiarazioni integrative “a favore”, con redditi più bassi o crediti superiori rispetto alla dichiarazione originale, non potrà accedere al concordato preventivo biennale. Al contrario, l’adesione è consentita per chi, nell’integrativa, si limita ad accettare formalmente la proposta o a dichiarare redditi superiori.

Per i contribuenti in regime forfetario, invece, il termine per aderire è rimasto fermo al 31 ottobre, e del resto avrebbe avuto poco senso allungarlo, visto che per loro il concordato vale solo per il 2024.

Più chiara la portata dell'esclusione per la società
"interessata da modifiche della compagine sociale"


Per quanto riguarda infatti le società di persone o associazioni (art. 5 del TUIR), se interessate nell'anno di applicazione del CPB da "modifiche della compegihne sociale" è stato chiarito tramite varie FAQ che chi ha subito diminuzioni nella compagine sociale può aderire al CPB, mentre l’aumento dei soci comporta l’esclusione solo se NON dovuto al subentro di eredi.
 
Parallelamente alla riapertura dei termini, l’Agenzia delle Entrate ha anche definito le modalità per accedere al regime del ravvedimento per gli anni 2018-2022, collegato al concordato biennale. Questo regime permette ai soggetti che hanno aderito al concordato, sia entro il termine originale del 31 ottobre che entro il nuovo termine del 12 dicembre, di regolarizzare eventuali irregolarità fiscali relative a quei cinque anni. Anche in questo caso, i destinatari principali sono i soggetti ISA, compresi coloro che si sono trovati in condizioni particolari durante la pandemia, come l’esclusione dagli ISA o situazioni di anomalia nell’attività svolta.
 
L’adesione al regime del ravvedimento avviene versando l’imposta sostitutiva attraverso il modello F24 entro il 31 marzo 2025. È possibile scegliere di pagare tutto in una sola volta o optare per una rateazione fino a 24 mesi. Per quanto riguarda le società e associazioni trasparenti, il provvedimento ha introdotto una flessibilità importante: l’imposta sostitutiva può essere pagata direttamente dalla società o, alternativamente, dai soci o associati pro quota. Questa opzione semplifica notevolmente il processo, soprattutto per le realtà con più partecipanti.
 

Restiamo a disposizione per ogni approfondimento. 
 
A cura di Giacomo Cacciatori

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