Condizioni accesso regime impatriati

02/05/2024

Detassazione al 50% in caso di reimpatrio
da parte di dipendenti e lavoratori autonomi


Si stanno delineando con chiarezza le regole di prassi per l’applicazione del regime degli impatriati di cui all’art. 5 del D.Lgs. 209/2023.

Quanto ai requisiti soggettivi, ricordiamo che sono “impatriati” i lavoratori, che dopo anni di residenza all’estero, decidono di stabilire la loro residenza in Italia. Per il regime in questione, in particolare, bisogna dimostrare di non essere stati fiscalmente residenti in Italia nei 3 periodi precedenti al trasferimento. Ai fini della verifica della residenza estera pregressa, valgono, su tutti, le date di iscrizione all’AIRE.
Come lavoratori, è necessario inoltre possedere requisiti di elevata qualificazione o specializzazione.  
 
Quanto ai requisiti oggettivi, possono essere oggetto di agevolazione sia i redditi di lavoro dipendente ed assimilati sia i redditi da lavoro autonomo “professionale”, purché l’attività lavorativa sia prestata “per la maggior parte del periodo d’imposta nel territorio dello Stato”. A tal scopo, necessario rispettare la regola dei "183 giorni". 
 
Verificate tali condizioni, i redditi degli impatriati, nel limite annuo di euro 600.000 concorreranno alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 50% del loro ammontare, nel periodo di imposta in cui avviene il trasferimento e per i quattro periodi di imposta successivi.

Si noti però che per conservare i benefici è necessario mantenere la residenza in Italia  per tutto il periodo in cui si verifica la detassazione dei redditi. 
 
Restiamo a disposizione per ogni approfondimento.

A cura di Chiara Zenari

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