Invariato il regime fiscale degli omaggi natalizi

30/11/2023

Omaggi natalizi sempre detraibili nel limite unitario di 50 Euro
Per i benefit ai dipendenti attenzione alla soglia dei 258 Euro annui


Visto il particolare periodo dell’anno a cui ci avviciniamo, è bene ricordare il trattamento fiscale e contabile degli omaggi relativi a beni che non rientrano nell’attività propria di impresa (es. impresa che omaggia cesti natalizi) effettuati verso clienti, fornitori o dipendenti

Dal punto di vista della detraibilità dell’IVA assolta sull’acquisto dei beni (o servizi) da destinare omaggio, è sempre detraibile se il costo (o valore) unitario non è superiore a 50 euro. La successiva cessione del bene in omaggio è sempre esclusa da IVA, con esonero da obbligo di fatturazione e ogni altro adempimento. 

Dal punto di vista delle imposte sui redditi (IRES, IRPEF, IRAP) le spese per omaggi sono anche deducibili integralmente dal reddito, sempre con valore unitario non superiore a 50 euro. Laddove i beni abbiano valore unitario superiore al predetto limite, si configurano come spese di rappresentanza e rimangono deducibili nell'esercizio di competenza, ma fino ai limite massimo fissati dal TUIR (1,5% dei ricavi). 
Nel caso particolare di liberalità sotto forma di beni (o servizi) ai dipendenti, il costo sostenuto dal datore di lavoro per l'acquisto di beni da destinare in omaggio ai dipendenti e ai soggetti fiscalmente assimilati (es. collaboratori coordinati e continuativi) è deducibile dal reddito di impresa (IRES o IRPEF) senza particolari limitazioni, secondo le norme relative ai costi per le prestazioni di lavoro.

Ma attenzione: lato dipendente gli omaggi ricevuti dal datore di lavoro sono generalmente tassati in busta paga, salvo che nel periodo d'imposta considerato, l’importo totale delle liberalità, inclusi i c.d. fringe benefit, non superi la soglia di Euro 258,23.

Da ultimo, le cene natalizie.  A riguardo l'Agenzia delle Entrate 34/2009 ha precisato che:
  • nel caso di spese sostenute per feste, ricevimenti e altri eventi di intrattenimento organizzati in occasione di festività religiose, è necessario documentare la tipologia di destinatari delle spese;
  • non rientrano nelle spese di rappresentanza (quindi no limiti sopra citati) quelle sostenute per eventi aziendali in cui sono presenti esclusivamente dipendenti dell'impresa, in quanto le spese non possono considerarsi sostenute nell'ambito di un'attività promozionale;
  • in tal caso le spese rientrano tra quelle per “servizi utilizzabili dalla generalità dei dipendenti” o “categorie di dipendenti” per cui sono deducibili per un ammontare complessivo non superiore al 5 per mille dell'ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi;
  • tale regola, secondo l’ADE, opera anche nell'ipotesi in cui "detti servizi siano messi a disposizione dei dipendenti tramite il ricorso a strutture esterne all'azienda" (es. ristorante)
Resta ferma la norma fiscale che assoggetta a una limitazione della deducibilità al 75% delle spese relative alla somministrazione di alimenti e bevande.

Restiamo a disposizione per ogni chiarimento. 

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