Nuove specifiche Fatturazione elettronica

03/04/2025

Secondo l'Agenzia con il nuovo TD29
si potranno rettificare in autonomia le errate fatturazioni 

 


In data 2 aprile scorso, l’Agenzia delle Entrate ha reso operative le nuove specifiche per la fatturazione elettronica contenute nella versione 1.10 della “Guida alla compilazione delle fatture elettroniche e dell’esterometro”.

La novità principale riguarda l’introduzione di un nuovo codice operazione, il codice TD29, destinato alla comunicazione dell’omessa o irregolare fatturazione da parte del cedente/prestatore. Tale procedura consente all’acquirente/cessionario di non incorrere in ulteriori forme di responsabilità, quale quella prevista dall’art. 6 co. 8 del D.lgs 471/97 (70% di imposta con minimo 250 euro), in caso di errori di fatturazione da parte del cedente.

A seguito della riforma delle sanzioni, dal 1° settembre 2024, la procedura non richiede più un’autofattura ma una semplice comunicazione nei 90 giorni dall’operazione, secondo il tracciato appunto del file TD29. Da segnalare poi che il citato art. 8, post-riforma, non richiede più il preventivo versamento dell’imposta erroneamente non assolta nella transazione. Ora, pur richiedendo l’indicazione di elementi essenziali come natura, qualità e quantità dei beni/servizi acquistati e l’ammontare del corrispettivo e più in generale tutti gli elementi che consentano all’Agenzia delle Entrate di correggere il flusso telematico nei propri archivi - segno di eventuali rettifiche compreso - il TD29 non consente di assolvere l’IVA sugli acquisti.

Sempre secondo la nuova Guida, resta una vera autofattura il documento TD20, utilizzabile per l’omessa o irregolare fatturazione nelle operazioni soggette a inversione contabile (reverse charge). Per le operazioni in reverse charge “interno”, il cessionario dovrà trasmettere un TD20 seguito da un TD16 con l’indicazione dell’imposta, mantenendo così distinta la procedura rispetto alla nuova comunicazione TD29.

 Restiamo a disposizione per ogni chiarimento. 
 
A cura di Giacomo Cacciatori 

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